Il Traduttore Ufficiale in Italia

Chi è un traduttore ufficiale e come tradurre un documento ufficiale?

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Il traduttore ufficiale, detto in Italia “traduttore giurato” o in alti Paesi “traduttore certificato” è una figura professionale a cui bisogna ricorrere quando la traduzione di un documento deve essere presentata davanti a un’ufficio pubblico, in Italia o all’estero.

Dedichiamo quindi alcune righe del nostro blog all’argomento delle asseverazioni e perizie in Italia e del ruolo esercitato dal cosiddetto traduttore ufficiale.

Vedremo anche di portare un po’ di chiarezza su questo argomento, perché se sei arrivato in questa pagina, stai forse cercando traduttori ufficiali e non un traduttore qualsiasi. Possiamo anticiparti che qui, presso Giuritrad, siamo traduttori giurati e quindi è possibile ordinare questo tipo di traduzioni, sia che le debba utilizzare in Italia che all’estero.

Il traduttore ufficiale esiste in Italia?

L’argomento dell’esistenza o meno del traduttore ufficiale in Italia è oggetto di dibattito tra molti professionisti della traduzione.

La questione è la seguente: c’è o non c’è in Italia il traduttore ufficiale?

Se così non ci fosse chi è autorizzato a fare traduzioni ufficiali?

In Italia si usano i termini traduttore giurato, traduttore autorizzato, traduttore certificato a anche traduttore ufficiale, per dire la stessa cosa (o quasi la stessa cosa).

Traduttore Ufficiale

Il traduttore ufficiale è un traduttore professionista la cui firma e il cui timbro sono riconosciute dagli uffici pubblici, in Italia o all’estero, e dai consolati ed ambasciate. Si occupa di traduzioni ufficiali.

Traduzione Ufficiale in Italia

La prima domanda che c’è da porsi è la seguente: la mia traduzione deve essere utilizzata all’estero o in Italia?

Questa distinzione è fondamentale, perché in Italia non esiste un albo ufficiale di traduttori a livello nazionale. Esistono però due tipi di registri di traduttori ufficiali: quello istituito presso il Tribunale e il registro di periti ed esperti della Camera di Commercio.

Se le tue traduzioni devono essere usate in Italia, avranno valore ufficiale solo le traduzioni asseverate, e cioè le traduzioni giurate da un traduttore iscritto all’albo del Tribunale, con particolare perizia nella traduzione di certificati e testi giuridici.

Se invece le traduzioni devono essere presentate all’estero, i traduttori che possono firmare e timbrare le traduzioni affinché abbiano valore ufficiale sono:

  • I traduttori CTU, e cioè quelli iscritti all’albo dei consulenti tecnici d’ufficio del Tribunale;
  • Traduttori certificati, ovvero iscritti in un pubblico registro italiano o straniero come periti ed esperti traduttori;
  • Traduttori giurati, riconosciuti specificamente dall’autorità estera.

Chi è il traduttore ufficiale

In Italia il traduttore ufficiale è un professionista della traduzione che si occupa di tradurre documenti, nella maggior parte a contenuto legale, e di certificare mediante giuramento o certificazione che la traduzione in una lingua è fedele al documento originale scritto in un’altra lingua. 

 

La traduzione ufficiale è considerata a tutti gli effetti una perizia e come tale può essere firmata con piene garanzie da un perito traduttore iscritto al relativo albo presso il Tribunale. Questo traduttore iscritto all’albo dei traduttori del tribunale è chiamato dal Tribunale stesso e dalle altre istituzioni italiane “traduttore ufficiale” o “traduttore giurato” o ancora “traduttore autorizzato” e le traduzioni prodotte si chiamano traduzioni giurate, ufficiali o asseverazioni, e in caso di necessitare di una dichiarazione di conformità della traduzione, traduzioni certificate.

A Giuritrad siamo traduttori ufficiali e possiamo firmare e timbrare la traduzione affinché abbia piena efficacia in Italia e all’estero.

Traduttore certificato

Il traduttore certificato viene spesso chiamato all’estero traduttore ufficiale, in particolare in quei Paesi in cui non esistono le asseverazioni.

Il traduttore certificato si occupa di traduzioni certificate che non sono necessariamente asseverate.

Quando un’agenzia di traduzioni consegna a un cliente una traduzione certificata su carta intestata, è bene che a firmarla sia un traduttore ufficiale, ovvero un traduttore giurato iscritto al Tribunale, che possa certificare la propria professionalità e appartenga a un albo che la riconosce tale, oppure un traduttore autorizzato dal consolato dal Paese estero o dal Ministero degli Affari Esteri all’estero.

traduttore certificato

Un traduttore certificato è considerato traduttore ufficiale se un ente italiano o estero lo riconosce tale. Se la traduzione ufficiale è stata fatta fuori dall’Italia, la firma del traduttore deve essere necessariamente legalizzata.

Ad esempio, la nostra titolare, Dr.ssa María José Iglesias, è traduttore giurato in Italia, perché iscritta all’albo dei traduttori del Tribunale, ma è anche un traduttore ufficiale in Spagna, perché nominata dal Ministerio de Asuntos Exteriores in Spagna (Ministero degli Affari Esteri).

Le istituzioni italiane chiamano “traduttore ufficiale” il traduttore iscritto all’albo dei traduttori e interpreti del Tribunale italiano che possono asseverare una traduzione. Noi lo siamo. Se ti serve una traduzione ufficiale contattaci.

Al di là del termine, in Italia esiste una figura professionale che si occupa di traduzioni ufficiali, e cioè di certificare la fedeltà della traduzione al documento di partenza. Questa figura è proprio il traduttore ufficiale.

Le traduzioni ufficiali sono semplicemente traduzioni giurate ma la corrispondenza della traduzione con il testo originale può anche essere certificata per alcuni Paesi del mondo. Quindi i traduttori ufficiali e giurati esistono, altrimenti non sarebbero richiesti dagli enti pubblici per dare valore legale a una traduzione che potrebbe farla chiunque.

Perché alcune agenzie di traduzioni si ostinano allora nel dire che il traduttore ufficiale non esiste? Forse per giustificare che non sono iscritte al Tribunale?

Chi può fare la traduzione ufficiale?

Una traduzione ufficiale può essere svolta da un traduttore ufficiale, e cioè da un traduttore autorizzato (un perito traduttore dei Tribunali), in particolare quando la traduzione deve essere utilizzata in un Paese straniero. In altri Paesi, in effetti, è obbligatorio che a giurare una traduzione sia un traduttore pubblico. Non basta essere un traduttore professionista.

La legge italiana che regola le procedure in materia di asseverazioni risale al 1922. Parecchi anni prima della Seconda Guerra Mondiale! È piovuto da allora, vero? All’epoca qualche perizia veniva sicuramente fatta ma di traduzioni legali probabilmente non ve n’era neanche l’ombra.

Chi poteva fare fino a poco tempo fa una traduzione asseverata?

La legge italiana (così come era stata promulgata nel 1922) non prevedeva la figura del traduttore ufficiale semplicemente perché in quegli anni nessuno si recava in Tribunale a prestare giuramento per una traduzione. Con Regio Decreto del 9 ottobre 1922, il Re Vittorio Emanuele III disponeva che le perizie stragiudiziali fossero ricevute dai cancellieri del Tribunale.

Si vede che nel tempo anche l’asseverazione di una traduzione è stata considerata a tutti gli effetti una perizia.

In sostanza, la legge non contemplava precisamente la figura del traduttore quanto piuttosto quella del perito (geometra, medico-forense, ecc.).

Non per niente il consulente tecnico CTU, sia traduttore che perito, è un consulente del giudice.

Non essendo stata nel frattempo modificata la legge, con la crescita delle asseverazioni di traduzioni la Giustizia italiana si è trovata di fronte a un vuoto legislativo e ha conferito piena facoltà ai singoli Presidenti dei Tribunali italiani affinché essi possano stabilire, nel loro Tribunale di competenza, chi può prestare giuramento per una traduzione ufficiale e chi non può farlo.

Fino a poco tempo fa, in alcuni Tribunali italiani chiunque assumesse la responsabilità civile e penale, fosse maggiorenne e non avesse precedenti penali poteva assumersi tale responsabilità per la traduzione che firmava.

Quali sono state le conseguenze di queste decisioni?

Con l’arrivo in Italia di tanti stranieri provenienti da tutti i Paesi del mondo e parlanti di altrettante lingue straniere, chiunque si presentasse davanti al cancelliere del Tribunale con un documento originale e una traduzione poteva asseverare una traduzione.

E questo al di là della preparazione del soggetto, della conoscenza più o meno approfondita della lingua di partenza e di arrivo e a prescindere che la traduzione fosse completa, corretta e fedele, sia nei contenuti che nella forma, così come dichiarato sul verbale di asseverazione.

La conseguenza è stata ovvia: sono giunte presso la Procura della Repubblica in moltissimi Tribunali italiani segnalazioni di traduzioni mendaci, con false dichiarazioni, chiaramente manipolatorie della verità e con finalità che chiamare “poco chiare” sarebbe eufemistico.

In pratica, in molte di queste traduzioni asseverate veniva dichiarato il falso, molto spesso non erano complete e non soddisfacevano i requisiti di qualità necessari per traduzioni che devono essere rivestite di valore legale. Il falso in un documento pubblico è un reato.

In pratica, chiunque poteva dichiararsi traduttore ufficiale senza esserlo.

Forse è per questo che a molti interessa dire che il traduttore ufficiale non esiste?

Tribunale: disposizioni sulla traduzione ufficiale

Fortunatamente nei Tribunali italiani ha prevalso il buon senso ed è stato disposto che a occuparsi di ufficializzare una traduzione con il proprio giuramento o con la propria certificazione sia esclusivamente un traduttore professionista qualificato, con provata formazione ed esperienza, che sia stato selezionato da un ente di pubblica rilevanza.

Precisiamo che, come è stato detto, essendo ritenuta l’asseverazione una perizia a tutti gli effetti, si risponde sempre personalmente con l’atto di asseverazione e comunque quando si dichiara la conformità della traduzione al testo di partenza.

È il traduttore che firma il verbale o la dichiarazione quello che risponde penalmente davanti alla legge e non l’agenzia di traduzioni come personalità giuridica. Quindi un traduttore dell’agenzia di traduzioni debitamente iscritto può asseverare. Si risponde però ad personam.

In sintesi, le nuove disposizioni dei Tribunali Italiani per le asseverazioni di traduzioni e di perizie prevedono che ad occuparsi della traduzione sia un traduttore ufficiale con queste caratteristiche:

  • Un traduttore giurato iscritto all’Albo CTU dei periti del Tribunale con la qualifica di interprete/traduttore, quindi un traduttore ufficiale.
  • Un traduttore iscritto al Ruolo Periti ed Esperti della Camera di Commercio, in qualità di traduttore / interprete.
  • Un traduttore iscritto ad Associazioni professionali di interpreti e traduttori aventi rilevanza pubblica, ai sensi della legge n. 4/2013 (e/o in possesso della certificazione di qualità per i servizi di traduzioni).

Il traduttore ufficiale: conclusione

Il traduttore iscritto all’albo CTU (Consulenti Tecnici d’Ufficio) è un perito al servizio del giudice e viene denominato dalle istituzioni pubbliche traduttore ufficiale. 

 

Le traduzioni eseguite da un traduttore ufficiale hanno valore legale su tutto il territorio italiano e vengono accettate all’estero purché siano legalizzate.

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