Marche da bollo per asseverazioni di traduzioni

Scopri quante marche servono nella traduzione giurata e quando apporle

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Cosa possiamo dire circa la necessità di applicare le marche da bollo per le asseverazioni di traduzioni?

La prima cosa da considerare è il costo delle marche da bollo.

La seconda riguarda le procedure applicate in materia di imposta di bollo sulle asseverazioni nei vari circondari italiani. Due fattori che possono fare la differenza per un cliente che vuole acquistare un servizio di asseverazione o di traduzione asseverata, sia questo un cittadino privato o un’impresa.

Marche da bollo sulle asseverazioni: differenze nei Tribunali

Più volte abbiamo dovuto constatare, purtroppo, che in questo caso la legge italiana “non è uguale per tutti”, perché se le procedure sono diverse da Tribunale a Tribunale e la legge viene applicata a discrezione di ogni singolo Presidente del Tribunale, si viene a generare una situazione che produce disuguaglianza e ingiustizia.

Marche da bollo per le asseverazioni

Importo delle marche da bollo sulle traduzioni

Intanto c’è da premettere che l’importo delle marche da bollo per le traduzioni asseverate cambia periodicamente. Ogni 5-6 anni viene incrementato il costo, naturalmente senza preavviso.

L’ultimo aumento nel 2013, è stato impegnativo: il costo di ogni marca da bollo da apporre sulle traduzioni giurate era passato da €14,62 a €16. Contestualmente, in molti Tribunali italiani, veniva applicata anche una marca da €3,54 sul verbale di asseverazione. Il costo in questo caso era aumentato di ben 4 volte! Siamo passati da un giorno all’altro da €3,54 a €16,00 sul verbale di asseverazione.

Mentre il costo delle marche da bollo per le asseverazioni aumenta nel tempo, la legge riguardante le asseverazioni resta sempre lì, fossilizzata. Una legge che non è mai stata modificata dal 1922. Già questo dovrebbe aiutare a farsi un’idea di come stanno le cose…

Marche da bollo assolte virtualmente

C’è da dire che la legge in materia di asseverazioni non è stata mai modificata dal 1922 perché se il traduttore firmasse e timbrasse le proprie traduzioni seduto comodamente nel proprio ufficio, l’importo per le marche da bollo che attualmente si applica sulle asseverazioni non andrebbe versato allo Stato.

E anche se le marche venissero applicate, controllare tale versamento diventerebbe un’impresa difficile, se non impossibile.

Questo, a nostro avviso, è uno dei motivi per i quali il traduttore, anche quando iscritto all’albo dei traduttori ufficiali del Tribunale, deve ancora recarsi presso l’apposita cancelleria (ufficio asseverazioni e perizie) per giurare la traduzione.

Così come altri uffici pubblici italiani hanno implementato il pagamento virtuale dei bolli sui documenti, il Tribunale non ha ancora assunto questa procedura e le marche da bollo devono essere applicate in originale, sulla carta.

 

Compito del cancelliere: verificare le marche

Quando il traduttore porta in Tribunale il fascicolo e appone le marche da bollo sulla traduzione e sul verbale di asseverazione, il cancelliere verifica che le marche siano state applicate correttamente.

Invece non è compito del cancelliere conoscere tutte le lingue e controllare l’esattezza della traduzione, ma prendere atto del giuramento del traduttore e ricevere l’asseverazione. La responsabilità per la traduzione è invece tutta del traduttore.

Certo è che se il traduttore giurato potesse fare a meno di recarsi in Tribunale ogni volta che deve asseverare una traduzione, il costo della traduzione giurata per il cliente finale sarebbe molto più contenuto. Non servirebbe applicare un prezzo per la traduzione e un prezzo per l’asseverazione.

Un compito del cancelliere, infatti, è controllare che le marche da bollo siano correttamente apposte e conoscere i casi di esenzione di imposta di bollo sulle traduzioni asseverate.

Quante marche da bollo per asseverazioni

Al momento attuale, indipendentemente dalle marche da bollo già pagate a monte sugli atti e certificati originali, per le asseverazioni e richiesta una marca da bollo da €16 per ogni 4 facciate della traduzione (100 righe da 25 battute da computer) e, come già detto, in alcuni Tribunali, ancora un’altra marca, sempre da €16, sul verbale di asseverazione, indipendentemente dal numero di pagine finali.

Vale a dire: se una traduzione giurata di una visura camerale occupa, ad esempio, 8 facciate, le marche da bollo richieste per le asseverazioni sarebbero 3 in totale da €16 (ovvero 2 per la traduzione asseverata e 1 per il verbale di asseverazione). E così: sulla prima pagina, sulla quinta, sulla nona, ecc.

Se una pagina ha una sola riga di testo si conta esattamente uguale che se la pagina fosse costituita da 25 righe.

Il cliente finale, destinatario della traduzione, si trova quindi nella condizione di dover sostenere, oltre al costo della traduzione e del servizio di asseverazione (servizi sui quali viene applicata l’IVA del 22%), le marche da bollo necessarie, salvo nei casi di esenzione di imposta di bollo previste dalla Legge.

Per i casi di esenzione dell’imposta di bollo potete consultare: principali esenzioni di imposta di bollo, con tutte le relative clausole.

Esenzione marche da bollo e diritti

Precisiamo che purtroppo in alcuni Tribunali tutte queste esenzioni per le asseverazioni di traduzioni non sono sempre previste, in quanto non è chiaro se l’esenzione di imposta di bollo potrebbe riguardare solo i documenti originali o anche le traduzioni. Anche qui, il legislatore non sembra aver disposto nulla di preciso al riguardo.

Le esenzioni di imposta di bollo più comunemente accettate nella maggior parte dei Tribunali italiani sono:

  1. Traduzioni di documenti per adozioni internazionali riguardanti i minori;
  2. Traduzioni di sentenze di divorzio iscritte a ruolo;
  3. Atti legali soggetti al versamento del contributo unificato (esenzione sia sull’atto che sulla traduzione ma applicazione della marca da bollo da €16 sul verbale di asseverazione);
  4. Traduzioni asseverate di documenti di ONLUS.

Come pagare meno marche da bollo sulle traduzioni

Eventuali altre esenzioni per le marche da bollo nella asseverazioni di traduzioni sono da valutare caso per caso. Se hai bisogno, ti prestiamo consulenza gratuita per le asseverazioni. E comunque, in generale, di questo se sei un cliente non ti devi preoccupare, perché decideremo di volta in volta se possiamo accoglierci a qualche clausola di esenzione bolli per i tuoi documenti specifici.

Presso il nostro studio, considerata l’esenzione di imposta di bollo riportata nel fascicolo di cui sopra per alcune tipologie di documenti, come ad esempio titoli di studio, borse di studio, ecc., sentito il parere della cancelleria del nostro Tribunale e visto l’art. 7 della Legge 29 dicembre 1990 n. 405 e il D. Lgs 16 aprile 1997, n. 297), al momento attuale applichiamo l’esenzione di marche da bollo per questa tipologia di certificati di titoli di studio per le asseverazioni di traduzioni, purché i documenti originali siano in italiano.

Una buona notizia è che le marche da bollo non sono imponibili e pertanto non sono assoggettate a IVA (art. 15 DPR 633/1972). Vanno pertanto calcolate separatamente, fuori campo IVA.

L’altra buona notizia riguarda la traduzione certificata. Se a te non serve l’asseverazione e basta una dichiarazione di conformità da parte della nostra agenzia di traduzioni, le marche da bollo sulla traduzione non devono essere applicate.

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